Un'Istante di Vita Fissato nella Roccia
Le impronte neandertaliane sono state individuate in due siti distinti nell'Algarve: Praia do Monte Clérigo (risalente a 78.000 anni fa) e Praia do Telheiro (82.000 anni fa).
A Monte Clérigo, sono state identificate 31 tracce (tra piste e impronte singole) lasciate da un gruppo che includeva adulti e persino un bambino molto piccolo, probabilmente mentre camminavano su quella che era un tempo una duna costiera. A Telheiro, è stata trovata l'impronta isolata di una donna o adolescente, affiancata da tracce fossili di uccelli marini.
Lo studio di queste impronte offre un vantaggio unico rispetto ai classici reperti archeologici come strumenti o ossa. Le tracce nel sedimento rappresentano una registrazione diretta di un momento specifico e del comportamento di chi le ha lasciate.
I ricercatori evidenziano: «Le impronte registrano un momento preciso, quasi fotografico, che ci consente di ricostruire l'azione – un'esplorazione, un inseguimento o una semplice passeggiata. Mostrano come i Neandertal sfruttassero gli spazi costieri, cosa difficile da dedurre solo dai manufatti».
Grazie all’analisi delle dimensioni e della disposizione delle orme, è stato possibile dedurre il numero minimo di individui e la loro composizione demografica, inclusi i bambini, che raramente lasciano altre tracce. Questa "istantanea di vita" offre una visione inedita della loro struttura sociale.
Versatilità Ecologica e Dieta Diversificata
Le tracce analizzate suggeriscono che i Neandertal adottavano strategie di movimento specifiche in base al terreno. Ad esempio, una pista mostra l'interazione simultanea tra impronte umane e quelle di un cervo, avvalorando l'ipotesi di attività di caccia o agguato in quel paesaggio di dune.
Attraverso l'analisi delle reti ecologiche, che ha correlato i dati con altri siti costieri iberici, lo studio conferma che la loro dieta era ricca e variegata: basata principalmente su cervi, cavalli e lepri, ma regolarmente integrata con risorse marine e costiere.
Questi risultati rafforzano l'idea che i Neandertal fossero molto più versatili e adattabili all'ambiente costiero di quanto si credesse. La loro capacità di integrare le risorse terrestri con quelle marine fornisce una straordinaria comprensione della loro mobilità e della loro organizzazione sociale e cognitiva.